D.H.O. Dante Hors d’Oeuvre

Luogo: Caffè Letterario

Indirizzo: Via Armando Diaz, 29 , Ravenna (RA) MAPPA

Categoria: Evento

Periodo: Lunedì 30 novembre -1

Descrizione

Dante parla a ognuno di noi - “a la futura gente” (Par., XXXIII, v. 72), come vuole il titolo della nona edizione di DANTE2021 - e ognuno di noi ha un Dante da raccontare: è questa la premessa di D.H.O. Dante Hors d’Oeuvre, preludio in quattro parti del Festival dedicato al padre della lingua italiana e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca. Quale la ricetta vincente di questi “antipasti”, come li ha battezzati il direttore artistico Domenico De Martino? Le brevi letture dantesche sono affidate non a dantisti ma a professionisti di altri settori, che mescolano esperienze scolastiche, ricordi personali, incontri inconsueti, memorie di famiglia; un appuntamento del tardo pomeriggio - alle 17 - nell’antico Refettorio del monastero benedettino di San Vitale (oggi Museo Nazionale), nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, ma anche nello spazio informale del Caffè Letterario in via Diaz. E, dopo il punto di vista inusuale di Dante Hors d’Oeuvre (dal 4 al 7 settembre), il programma di DANTE2021 si inaugura mercoledì 11 settembre e continua fino a domenica 15 con incontri, concerti, spettacoli sempre sotto il segno di Dante, poeta ma anche uomo che continua a parlarci a dispetto della distanza dei secoli. Tutti gli eventi, compresi gli appuntamenti di D.H.O., sono a ingresso libero.

Venerdì 6 settembre appuntamento al Caffè Letterario (via Diaz 26) con Il mio Dante: da L’inferno di Topolino alle traduzioni in cinese e giapponese della Commedia. Emanuele Banfi, glottologo dell’Università di Milano-Bicocca, racconta momenti salienti, formativi, ma anche divertenti della propria vita. Un percorso lungo il quale Dante è sempre stato, da quando Banfi aveva poco più di sei anni, un fido compagno: dalle pagine del fumetto più famoso, e dalle avventure di Topolino nell’Inferno dantesco, fino al confronto con la sfida delle traduzioni della Commedia in lingue che appartengono a una sfera culturale lontanissima dalla nostra e che forse sono, in particolare nel caso del cinese, le lingue del futuro. Banfi si è occupato di storia linguistica dei Balcani e quindi di lingue orientali (arabo, cinese, giapponese, coreano), trascorrendo periodi di studio in Cina e in Giappone.

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