Abbiamo deciso di iniziare questo cammino nel mondo
dell’alimentazione naturale e delle pratiche olistiche per la salute cercando
di eliminare semplici dubbi che accomunano la maggior parte delle persone,
dubbi nati semplicemente dalla non conoscenza. Vorremmo dare la possibilità a
tutti, in modo chiaro e semplice, di eliminare confusione e concetti errati di
una realtà cosi vasta e così sconosciuta.
Un esempio può essere la differenza
fra i vari tipi di alimentazione naturale, uno su tutti la distinzione fra il vegetarismo e il veganismo. Il vegetariano
è colui che esclude dalla propria alimentazione qualsiasi tipo di carne di
terra e di acqua tranne il latte, i suoi
derivati e le uova .
Il vegano invece non assume nessun alimento di origine
animale compreso i suoi derivati. Ogni volta prendendo in esame un argomento
saremo più specifici, questa volta parleremo del vegetarismo ..
Nella dieta del vegetariano troviamo comunemente cereali , legumi, verdure, frutta fresca e secca, latte, formaggi e uova, seitan e tofu e tanti piatti della tradizione mediterranea non comunemente definiti vegetariani, tra i tanti la pizza margherita napoletana o le famose orecchiette con le cime di rapa pugliesi.
A differenza del pensiero di alcuni che ritengono
l’essere vegetariano una moda New Age la sua esistenza si perde con la storia dell’uomo, addirittura in alcuni
antichi testi egizi se ne trova descrizione e nei filosofi e pensatori
dell’antica Grecia troviamo linee guida
e scuole sull’alimentazione vegetariana.
Uno su tutti è Pitagora considerato il
padre del vegetarismo, infatti fino al tardo XIX secolo in cui fu coniato il
termine vegetariano, le persone che non consumavano carne venivano chiamate
pitagorici.
Nell’Ordine Pitagorico il mangiare carne era bandito non solo perché la cosa veniva
considerata ripugnante dal punto di vista morale ma anche per il fatto che
interferiva con il raggiungimento della
pura contemplazione.
Così come Pitagora molti altri personaggi che hanno
lasciato un segno nella storia erano vegetariani, ricordiamo Buddha e Gesù,
Platone e Socrate, Leonardo da Vinci, Mahatma Gandhi e tanti altri ..
Ci piace
ricordarne simpaticamente un altro,
molti di noi hanno fatto e fanno
colazione con i fiocchi di cereali Kellogg senza sapere che il nome non è solo
una marca del prodotto ma il vero nome dell’inventore dei fiocchi di cereali.
Il dottor John Harvey Kellogg fu un chirurgo di fama internazionale e pioniere
della scienza della nutrizione, inoltre fu lo straordinario inventore di
alimenti tanto cari ai vegetariani come il burro d’arachidi e i sostituti della
carne a base di noci e cereali.
Tra i vari motivi per essere vegetariani vi è
quello ecologico, quello salutare, quello etico e religioso.
Dal punto di vista ecologico perché ha un minore
impatto sulle risorse del nostro pianeta il che significa minor consumo di
energia, di acqua, di pesticidi, di inquinanti, di farmaci. Ad esempio per
produrre un solo chilogrammo di carne sono necessari anche 2000 o 3000 litri di
acqua utilizzati per il consumo diretto da parte degli animali ma soprattutto
per coltivare le ingenti masse di cereali ad essi destinati.
Per produrre
invece un chilogrammo di cereali per il consumo umano sono sufficienti un
centinaio di litri di acqua.
Le motivazioni religiose sono insite nelle parole
degli stessi fondatori, dal buddismo all’induismo al cristianesimo. Nelle
pratiche antiche che si sono modificate nel corso del tempo, vi era il veto
assoluto di cibarsi di carne in quanto alimento non adatto alla meditazione e
alla preghiera e la proibizione di fare del male a qualsiasi creatura vivente.
Ultimo ma non meno importante il punto di vista salutare, per questo vorremmo
estrapolare sommariamente un articolo scritto su “Repubblica” da Umberto
Veronesi, famoso oncologo italiano, dal titolo “Le cinque regole per farsi del
bene”.Nei primi due punti si parla direttamente dell’alimentazione vegetariana,
il primo punto è intitolato “ridurre il rischio di ammalarsi di cancro” e
dichiara che il 30% dei tumori sono dovuti ad una dieta troppo ricca di grassi
insaturi, alcuni come il cancro al colon sono direttamente correlati al consumo
eccessivo di carne.
Il secondo punto è intitolato “vivere più sani e
più a lungo” e dichiara che un’alimentazione sana, non eccessiva, ricca di
verdura e frutta e con pochissima (O MEGLIO SENZA) carne, non solo diminuisce
il rischio di ammalarci ma ci protegge da molti tipi di tumore.
L’argomento è molto vasto e quindi non è possibile
esaurirlo completamente in poche righe, ma speriamo di aver soddisfatto e
alimentato la vostra curiosità …
Terminiamo con una ricetta vegetariana della tradizione culinaria italiana che come accennato precedentemente include parecchi piatti vegetariani.
TROFIE AL PESTO GENOVESE
Ricetta per condire 600 gr. di trofie
- 50 gr. di foglie di
basilico
- ½ bicchiere di olio e.v.o.
- 6 cucchiai di
parmigiano
- 2 cucchiai di pecorino
- 2 spicchi di aglio
- 1 cucchiaio di pinoli
- 1 cucchiaio di
gherigli di noci (facoltativo o in sostituzione dei pinoli)
- Qualche grano di sale
grosso
La ricetta prevede il mortaio ma se vogliamo velocizzare tutto usiamo il frullatore ad immersione.
Lavare in acqua fredda il basilico e metterlo ad
asciugare su di un canovaccio pulito.
Nel frattempo mettete l’aglio nel mortaio e
cominciate a schiacciarlo, poi unire il sale grosso e continuare.
Quando è ben schiacciato unire le foglie di
basilico continuando a schiacciare con il pestello.
Quando il tutto sarà di un bel colore verde
brillante e liquido aggiungere i pinoli o le noci e continuare, poi il
parmigiano e il pecorino grattugiati, infine l’olio extravergine d’oliva.
Una volta arrivata a cottura la pasta, scolatela e
conditela con questo fantastico pesto e buon appetito!
“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” M. K. “Mahatma” Gandhi (1869-1948)
Gianluigi Maiorano
Operatore Shiatsu
Studioso di Medicina Tradizionale
Cinese
Studioso di Igienismo Naturale
Telefono: 3397502765
E-mail : gianluigimaiorano@virgilio.it