Questa settimana la dott.ssa Carla Versari, Specialista in Ginecologia e Ostetricia del Polo Sanitario dell’Opera Di Santa Teresa, ci parlerà dell'importanza di rivolgersi ad un professionista rispetto al fai da te del web.
Perché bisogna rivolgersi al medico e non cercare risposte sul web?
Spesso le pazienti cercano le proprie risposte consultando il web, sicuramente mezzo veloce e di immediato accesso rispetto al tempo di attesa per una visita dallo specialista di fiducia.
Purtroppo sul web le informazioni non sono gestite unicamente da medici, quindi può capitare che a volte l'informazione non sia corretta. Inoltre le ricerche della paziente rivolte al “web” sono il risultato di un'auto diagnosi. Questo genera una “mala educazione”, causa stress, stati d'ansia e paure a volte ingiustificate.
Quindi è essenziale un approccio conoscitivo-informativo?
Certamente.
Fondamentale è l'approccio conoscitivo: si inizia da un'accurata raccolta anamnestica delle informazioni della storia familiare e si approfondiscono poi gli aspetti dello stile di vita e di salute della paziente. Imprescindibile inoltre la lettura e l'interpretazione delle componenti psico-fisiche di ogni donna. L'universo donna è una complessità a 360 gradi: fondamentale è l'ascolto della paziente e necessario il rapporto di fiducia. Molte volte dietro un sintomo, dietro un dolore o una malattia si celano altri disagi.
Al medico il compito di interpretarne la natura.
Quando è consigliabile rivolgersi al ginecologo?
Escludendo tutte le situazioni di emergenza-urgenza, e il monitoraggio di patologie già diagnosticate, distinguerei diversi momenti a seconda dell'età della paziente
Nell'età adolescenziale l'approccio con il ginecologo potrebbe essere semplicemente dettato dalla curiosità o necessità di risposte. Il corpo che cambia e assume nuove forme, l'arrivo del ciclo mestruale e la comparsa di disturbi ciclici a volte limitanti o invalidanti, ma anche i tanti tabù (posso fare il bagno con le mestruazioni? Posso fare sport? Sono alcune delle domande più frequenti), la necessità di una terapia per regolarizzare il ciclo, sono alcuni dei motivi di visita ginecologica.
In età adolescenziale l'utilizzo di ormoni è spesso associato all'idea dell'aumento del peso. In realtà il sovrappeso e ancor più l'obesità sono problematiche che riguardano sempre più i nostri adolescenti. Cattive abitudini alimentari e scarsa attività sportiva ne sono le principali cause.
Compito del ginecologo è cercare di modificare anche lo stile e le abitudini di vita della ragazza adolescente per renderla una donna più sana e meno a rischio di patologie in età fertile e menopausa.
Nell'età fertile i motivi più frequenti di visita, oltre i routinari controlli, sono rappresentati dalle irregolarità del ciclo e dal desiderio di gravidanza.
L'emancipazione femminile, lo studio, la ricerca di un lavoro per il raggiungimento di una indipendenza economica hanno sicuramente contribuito alla posticipazione dell'età della prima gravidanza. È indubbio che l'indice di fertilità femminile cala all'aumentare dell'età materna e a volte la contemporanea perdita della regolarità mestruale (indice di regolare attività ovarica), crea paure e insicurezza nella donna. A volte si instaura una vera corsa contro il tempo dove l'informazione corretta può fare la vera differenza sul risultato finale. E' strano come all'aumentare delle possibilità di ricevere informazioni si associ un aumento di insicurezza della donna e in questo il web non sempre ci aiuta!
Compito del ginecologo, durante le visite di controllo, è valutare lo stato di benessere della donna, verificare e/o consigliare l'adesione ai progetti di prevenzione oncologica (ecografia transvaginale e/o transaddominale, pap-test, HPV test, mammografia) e cercare di correggere lo stile di vita laddove a rischio per la salute della donna e/o del nascituro
Nell'età pre e menopausale, come per l'età adolescenziale, la consapevolezza del corpo che cambia e la comparsa di nuovi disturbi associati all'avanzare degli anni porta sempre più la donna al confronto con il ginecologo. La fine del ciclo mestruale, la perdita della fertilità, l'età che avanza e con essa la comparsa di malattie cardiovascolari, di malattia dismetabolica e l'aumento di peso (diabete, ipercolesterolemia), la sindrome genito-urinaria, il rischio di osteoporosi, sono tutte condizioni limitanti e in alcuni casi invalidanti.
Ma anche l'aumento della prospettiva di vita della donna (85 anni circa) e la consapevolezza di dover conservare un fisico forte e perché no piacevole per sé stessa in primis, ma anche per la propria vita privata e di società.
Al ginecologo, il compito di indicare e prescrivere protocolli clinici-terapeutici-comportamentali volti a migliorare la qualità della vita della donna. Fondamentale anche in questa fascia di età, la valutazione dell'adesione ai protocolli di prevenzione oncologica (ecografia transvaginale e/o transaddominale, pap-test, HPV-test, sangue occulto nelle feci, mammografia, densitometria ossea) e la correzione di stili di vita a rischio per la salute della donna (vita sedentaria, obesità, fumo, abuso di farmaci, alcolici ect.)
Sempre più spesso l'età della menopausa viene associata alla vecchiaia.
Secondo la medicina cinese ogni 7 anni, la donna vive una fase diversa della propria vita. Il primo ciclo della donna, i suoi primi 49 anni, sono quelli legati all'adolescenza e all'età fertile. Nel secondo ciclo la medicina cinese individua la menopausa come una “seconda primavera”. La donna ritorna a sé e si centra su di sé, non deve più emettere il sangue mestruale, non deve più dare ma può quindi conservare la sua energia e sublimare verso l'alto, verso lo shen (spirito).
Prevenzione del Papilloma virus: che consigli dare
Il cancro del collo dell'utero è a tutt'oggi l'unico cancro per il quale esiste un vaccino di prevenzione. Attraverso il pap-test di screening gratuito dai 25 ai 64 anni, si riesce ad individuare l'alterazione cellulare fin dai primi stadi. Nonostante ciò ogni anno in Italia, almeno 2500 donne si ammalano e circa 1000 muoiono di cancro del collo dell'utero. Una delle principali ragioni è sicuramente da ascrivere alla scarsa adesione ai progetti Regionali di prevenzione.
L'obiettivo principale di pediatri, ginecologi e dermatologi è cercare di eliminare il virus e la sua trasmissione attraverso la sensibilizzazione all'adesione ai programmi di vaccinazione già a disposizione dal 2007 per le ragazze di dodici anni. L'efficacia della vaccinazione è infatti massima se la persona non ha ancora avuto rapporti sessuali. I vaccini attualmente a disposizione sono il bivalente Cervarix (contro HPV 16 e 18) e il quadrivalente Gardasil (contro HPV 16-18-6-11). A breve sarà disponibile un 9-valente che assicura la protezione contro altri 5 sierotipi oncogeni portando la copertura al 90%.
Novità molto importante è l'apertura della vaccinazione ai maschi dodicenni.
Dott.ssa Versari Carla
Nata a Faenza (Ravenna) il 16 maggio 1961.
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna il 27.07.1988 con voti 103/110; abilitata all’esercizio della professione di Medico-Chirurgo presso l’Università degli Studi di Bologna nella IIa sessione dell’Anno Accademico 1987-1988
Specialista in Ginecologia e Ostetricia presso la I^ Scuola di Specialità in Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Bologna, diretta dal Prof.re Camillo Orlandi in data 28.10.1993, con voti 70/70 e lode
Ha frequentato la Cattedra di Fisiopatologia Prenatale dell’Ospedale S Orsola di Bologna, diretta dal Prof.re Luciano Bovicelli, prima in qualità di studente interno, successivamente di laureato frequentatore, quindi di specialista, partecipando ad attività di reparto e ambulatoriali, di diagnostica ecografica, sala operatoria e ricerca.
Ha prestato servizio specialistico libero professionale dal dicembre 1994 ad agosto 1995 presso il poliambulatorio di ecografie ostetrico-ginecologiche di Mestre (Ve), di Jesolo (Ve) e di Treviso. Dal 1995 a tutt’oggi presta servizio specialistico libero professionale presso il Polo Sanitario dell’Opera di S Teresa del Bambin Gesù di Ravenna, svolgendo attività di consulenza, di prevenzione e di diagnosi clinica e strumentale delle tre età della donna : adolescenza, età fertile, menopausa.
Dal 1997 a tutt’oggi presta servizio specialistico libero professionale presso la Casa di Cura Domus Nova di Ravenna dove svolge la medesima attività.
Specialista in ecografia transaddominale e transvaginale ginecologica ed ostetrica.
Nel corso del 2008 e 2009, ha partecipato, all’interno di un progetto organizzato dal comune di Ravenna, a tre missioni presso i campi profughi del Saharawi nel deserto algerino in qualità di specialista in ginecologia, svolgendo attività clinica e di formazione alle ostetriche dei campi profughi.
Mantiene contatto professionale e di aggiornamento con il Policlinico S Orsola attraverso corsi di aggiornamento accreditati.
Partecipa regolarmente a corsi di aggiornamento ECM.