La partita in casa Fallacci è chiusa: il testamento di Oriana è autentico e l’erede universale del patrimonio della celebre scrittrice, fra cui i diritti d’autore, casa a New York, archivio, crediti e conti bancari, risulta essere, il nipote
Lo ha stabilito, di fatto, il gip di Firenze Angelo Maria Pezzuti, chiudendo in archivio una vicenda controversa animata da perizie grafologiche e medico-legali sullo stato di salute della scrittrice nei giorni precedenti alla morte.
Il gip ha archiviato l’inchiesta che scaturì da una denuncia della sorella Paola Fallaci e dell’altro figlio Antonio contro Edoardo Perazzi, poi finito indagato, per una presunta falsificazione della firma in calce al documento olografo.
Oriana Fallacci morì alla clinica Santa Chiara di Firenze il 15 settembre 2006. Pochi giorni prima, il 21 agosto 2006, a New York, aveva indicato in un testo di mezza pagina, a sua firma, Edoardo come unico erede escludendo dalla successione la sorella Paola, madre di Edoardo Perazzi, e il fratello Antonio.
A causa della denuncia della madre Paola e del fratello Antonio, Edoardo è stato indagato per la presunta falsificazione della firma della zia scrittrice. Un’inchiesta ora chiusa dal gip e dove hanno fatto la differenza le perizie grafologiche e anche i pareri di medici specialisti, tra cui un oncologo, un oculista e un radiologo.
Dalle perizie è emerso un giudizio unanime: il testamento è stato certamente redatto da Oriana Fallaci. Il caso è chiuso ma rimane una famiglia dilaniata per un testamento.