Descrizione
tratto dal romanzo Una persona alla volta di Gino Strada
regia di Elio Germano
produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito e Argot
in collaborazione con Emergency
Un duetto di musica e parole. Accompagnato dalla musica di Teho Teardo, l’attore Elio Germano darà corpo e voce al libro Una persona alla volta, racconto dell’impegno contro la guerra e delle esperienze di Gino Strada, da giovane chirurgo in prima linea a fondatore di Emergency.
Parole potenti, autentiche e dirette che hanno ispirato i due artisti che rinnovano la loro collaborazione e sintonia in scena dopo il successo di Il sogno di una cosa dal romanzo di Pier Paolo Pasolini, sempre prodotto da Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito e Argot Produzioni.
Una riflessione sulle conseguenze della guerra e sul diritto universale alla salute. Il racconto delle esperienze che lo hanno condotto da giovane chirurgo di Sesto San Giovanni fino ai Paesi più lontani, per seguire l’idea che portava avanti con la sua passione e con la sua ONG: salvare vite umane e lottare per i loro diritti. Una narrazione appassionata e avventurosa delle radici che hanno ispirato Gino Strada, viaggio dopo viaggio.
“Il libro è forte ma semplice nel linguaggio, il modo di dire le cose di una persona molto competente che ha vissuto esperienze importanti e non può fare a meno di raccontarle, senza retorica.
Il racconto di chi la guerra l’ha vissuta dalla parte di chi ricuce, di una persona che non è interessata ai colori degli schieramenti, ma a rimettere insieme pezzi di umanità scomposta, è una cosa forte e rivoluzionaria in questo momento storico”.
(Elio Germano, che nello spettacolo restituisce la voce di Gino Strada)
“Quando leggo le sue parole vengo travolto da un’energia irresistibile che mi fa venir voglia di fare, di costruire qualcosa, di reagire. Anche quando arrivano dall’epicentro di una tragedia umanitaria, dal mondo che va in frantumi. Lo faccio con la musica che è ciò con cui mi sintonizzo con il mondo”.
(Teho Teardo, autore e interprete della musica dello spettacolo)
“Gli impegni internazionali, gli equilibri geopolitici, la deterrenza, persino i posti di lavoro vengono evocati da decenni per dire che no, non è possibile togliere soldi alla guerra – scrive Gino Strada –. E invece un modo diverso di vivere su questo pianeta è possibile. È possibile vivere in una società che rispetta alcuni principi, indiscutibili e non negoziabili: i diritti umani. Non è una questione di risorse che mancano, ma di scelte che non si fanno. È arrivato il momento di decidere che priorità ci diamo come società: la vita delle persone o la guerra? Salute, istruzione gratuita, un lavoro dignitoso e protezione o fame e sofferenza per molti? Non è troppo per andare in una direzione più giusta”.
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