Descrizione
di Ariel Dorfman
regia Marcela Serli
scene Maria Spazzi
costumi Mateijka Horvat
musiche Daniele D’Angelo
costumi Daniele Gelsi
luci Gaetano La Mela
produzione La Contrada Teatro stabile di Trieste,
Centro Teatrale Bresciano, Teatro Nazionale di Genova
e Associazione Mittelfest
in collaborazione con Teatro Stabile Sloveno di Trieste
Incontro con gli Artisti al Ridotto: mercoledì 22 aprile alle ore 18
(l’ingresso all’Incontro è gratuito fino a esaurimento posti).
In una casa modesta in mezzo alle montagne, una coppia in età sopravvive identificando e sotterrando soldati, vittime anonime di una guerra in corso. L’annuncio improvviso della sua conclusione è l’evento che cambia il ritmo e le abitudini dei due personaggi, in un crescendo di situazioni che finiscono per sfociare nell’assurdo, persino nel ridicolo.
Ma è l’arrivo di un terzo personaggio e del confine che porta con sé a cambiare tutto: da quel momento la linea di demarcazione passerà in mezzo alla casa, al letto, alla coppia.
Ariel Dorfman è un autore di nascita argentina, di origine ebrea, ma con una vita vissuta altrove.
Io, di origini istriane e libanesi, di nascita argentina, condivido con Dorfman l’amore per l’ambiguità e la complessità dello sguardo, che ci allontana dalla realtà che ci viene raccontata dai media, a tal punto semplificata da sentire il bisogno di allontanarcene, timorosi e tornati bambini, protetti da una visione di Stato.
Con The Other Side faremo un viaggio verso l’archetipo, verso l’azione che determina un orizzonte, verso una tragedia comica, un ossimoro che evocherà i giochi malvagi della guerra, che parlerà del sopravvivere e dei confini, reali e metafisici. Un’allegoria del muro che separa i buoni dai cattivi, il marito dalla moglie, un figlio dai genitori, un passato dal presente, la menzogna dalla verità.
Grottesco e paradossale, lo spettacolo ci accompagnerà a vivere le nostre paure più intime, in un ambiente casalingo eppure enigmatico e misterioso, una casa divisa a metà e al tempo stesso un vivere quotidiano immerso nel frastuono della guerra. I personaggi di The Other Side vivono in una casa in un luogo di guerra, eppure questo luogo non è definito dall’autore. Ecco, chi si immergerà in questa storia saprà dare nome a questo luogo, saprà dare nome alle cose, ai fatti, agli accadimenti. Saprà interpretare e forse riconoscere l’ambiguità che The Other Side pone davanti alle spettatrici e agli spettatori. (Marcela Serli)
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