Descrizione
Carico di riferimenti sacri, l’ulivo è simbolo di riconciliazione con il divino. I secolari uliveti in Puglia martoriati dal batterio killer della xylella, diventano qui una metafora della condizione umana, posta di fronte a qualcosa che trascende, che non si può controllare, che siamo tenuti non solo a combattere ma anche ad accogliere. La compagnia pugliese Koreja e il regista torinese Gabriele Vacis – che firmò con Marco Paolini la storica orazione civile sul Vajont – cercano di penetrare la complessità di questa tragedia che sta mutando non solo il paesaggio, ma anche gli affetti. In scena ci sono sei donne, come richiamo all’antico coro greco femminile: nella loro predisposizione a prendersi cura, ad affidarsi al canto e alla preghiera appaiono come sacerdotesse della ciclicità di vita e morte, e anche della memoria.
Per prenotazioni, iscrizioni e biglietti: https://ravenna.tm.vivaticket.com/biglietteria/listaEventiPub.do?codice=rateatro2425
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